Casa mia, ma quanto mi costi!

La casa, fra tasse e spese di gestione, può diventare un costo insostenibile: in più non si riesce a venderla. Cosa fare? Si rimane condannati a mantenerla o ce ne si può liberare in altro modo?

Nell’attuale situazione di crisi economica, la proprietà della casa può diventare un peso, di cui liberarsi per evitare tasse e spese di gestione. Sono sempre più numerose le persone che non riescono più a sostenere tali costi. E se la casa non si riesce nemmeno a venderla (o svenderla)? Che fare? Esiste una via d’uscita o il malcapitato sarà costretto a indebitarsi per pagare le spese della casa?

Una soluzione c’è, ma non è nota a tutti, e i notai non ne parlano volentieri.

Ma la soluzione è lì, a portata di tutti, nel nostro codice civile. Si chiama “rinuncia alla proprietà” ed è accessibile sia al proprietario unico di un bene, sia al titolare della quota di un bene in comunione.

La proprietà, infatti, al pari degli altri diritti reali, è rinunciabile.

La rinuncia ha sempre una motivazione pratica, che di solito è la volontà di rinunciare a beni e diritti dei quali non si vuole più (o non si può più) sostenere gli oneri o che non sono più di interesse, in quanto di scarso valore e praticamente ingestibili (per esempio, fabbricati fatiscenti e inservibili oppure quote di comproprietà su terreni infruttuosi).

Quanto ai beni immobili, la conseguenza della rinuncia è che il bene passa allo stato (articolo 827 codice civile).

Ci sono però delle formalità da osservare: la rinuncia dev’essere contenuta in un apposito atto da trascrivere nei registri immobiliari.

Se invece il bene appartiene pro quota a più soggetti, la rinuncia comporta non l’acquisto della quota da parte dello stato, ma l’espansione delle quote degli altri contitolari (non è infatti ammissibile la comproprietà con lo stato!). Particolare non trascurabile: l’altro o gli altri comproprietari non possono rifiutare l’accrescimento della loro quota, se non rinunciando a loro volta. Un bel sistema per giocare un brutto tiro a un parente che ci sta sullo stomaco!

Lo Studio Legale Reichel, forte della pluriennale esperienza nel settore del diritto immobiliare, offre la sua consulenza e assistenza anche in questa materia.


Studio Legale Reichel
Avvocato Andrea Cominelli