DONAZIONE DI IMMOBILI

Desiderate donare un immobile sito in Italia? Eccovi pratici consigli

Una domanda che spesso ci si pone è se sia meglio rinviare la devoluzione del patrimonio alla propria morte, mediante la redazione d’un testamento o rimettendosi alla disciplina di legge, oppure pianificare la propria successione già durante la vita, tramite donazioni a favore dei congiunti più stretti. Sotto il profilo sostanziale non vi sono differenze: anche se si ricorre alla donazione non possono, comunque, essere violate le disposizioni di legge a tutela dei soggetti legittimari (coniuge, figli, ascendenti). Il soggetto disponente, per evitare controversie ereditarie, oppure per tutelarsi da possibili future azioni da parte dei creditori, o per anticipare gli effetti successori, potrebbe optare per disporre donazioni in vita.

Che forma deve avere il contratto di donazione di immobile?

La donazione deve essere fatta per atto pubblico, ricevuto dal notaio alla presenza di due testimoni, sotto pena di nullità.

Chi può donare un immobile?

Coloro che abbiano la capacità di agire, ossia l’idoneità a porre in essere atti giuridici e la piena capacità di disporre dei propri diritti. Non sono, quindi, capaci di donare i minori, gli inabilitati, gli interdetti.

Chi può ricevere per donazione?

La donazione è un contratto e, come tale, non è sufficiente la sola manifestazione di volontà del donante; la proposta del donante deve essere espressamente accettata dal donatario. L’accettazione può essere contenuta nello stesso atto di donazione, oppure con atto pubblico posteriore, notificato al donante. Donatario può essere chiunque sia idoneo ad assumere la titolarità di un rapporto giuridico. Gli incapaci (es. minori o interdetti) potranno accettare la donazione solo tramite i loro legali rappresentanti, debitamente autorizzati con provvedimento del giudice tutelare.

Rappresentanza nel contratto di donazione, è possibile?

La donazione è un atto strettamente personale e ammette procura a terzi solo in specifici casi (pena la nullità). Entrambe le parti (donatore e donatario) possono farsi rappresentare mediante una procura speciale. L’autenticità della firma del mandante deve essere certificata da un notaio o dal Consolato italiano (in questo caso l’autentica sarebbe direttamente in italiano, mentre quella del notaio straniero dovrebbe poi essere tradotta, salvo il notaio italiano conosca la lingua straniera). Nel caso di cittadini svizzeri (o comunque extracomunitari) oltre all’autentica è richiesta anche la postilla.

È possibile effettuare la donazione d’un immobile mantenendo la riserva del diritto di usufrutto?

La legge italiana prevede questa possibilità. Il ricorso a questa particolare forma di riserva è molto diffuso nella pratica, soprattutto nel caso in cui un genitore, proprietario esclusivo della casa di abitazione, intenda donare la nuda proprietà della stessa ai propri figli, riservando l’usufrutto per sé e dopo la propria morte a favore del coniuge. Per quanto riguarda le spesel’usufruttuario pagherà le imposte e le spese di manutenzione ordinaria, mentre a carico del nudo proprietario saranno quelle di manutenzione straordinaria.

Quali sono le conseguenze fiscali d’una donazione di immobili?

In Italia

I beneficiari devono pagare l’imposta di donazione che si applica sul valore catastale dell’immobile eccedente la franchigia che spetta in base al rapporto di parentela fra donante e beneficiario. Se beneficiario è il coniuge o un parente in linea retta (genitori e figli) del donante, l’imposta di donazione si applica solo alla parte della base imponibile che supera la franchigia di € 1.000.000,00. Le aliquote variano nel corso degli anni e a seconda del rapporto di parentela fra donante e beneficiario.

Effetti fiscali indesiderati nel proprio Paese?

Attenzione, da ultimo, alle conseguenze fiscali che la donazione della proprietà in Italia potrebbe produrre nel Paese ove le parti risiedono. Occorre altresì sempre verificare l’esistenza d’un accordo di doppia imposizione tra i Paesi. Il legislatore italiano attualmente garantisce franchigie ampie e utilizza il valore catastale come base imponibile, ma è importante verificare sempre preventivamente le conseguenze dell’atto sulla dichiarazione dei redditi delle parti.

Studio Legale Reichel

Avvocato/Rechtsanwältin Doris Reichel