Italiani che lavorano in Germania

Il mercato del lavoro tedesco è assai interessante per i lavoratori italiani. Lo dimostra il costante incremento del numero di lavoratori italiani in Germania. Grazie alla libera ed illimitata circolazione dei lavoratori fra Germania e Italia, i lavoratori italiani possono illimitatamente vivere e lavorare in Germania. Il dislocamento in Germania deve tuttavia essere ben preparato, considerando anche lo stato dell’occupazione in Germania. L’articolo offre una breve panoramica.    

In Germania tutti i lavoratori (subordinati e parasubordinati) godono di determinati diritti, regolati dalla legge, contratti collettivi e/o individuali. Fra questi, ad esempio, il diritto alle ferie pagate, il diritto al versamento continuato del salario in caso di malattia o ferie, il diritto alla tutela contro i licenziamenti ed alla tutela della maternità e della genitorialità.

Dal 01.01.2015 i lavoratori in Germania hanno diritto, per legge, ad un compenso medio di € 8,50 lordi per ogni ora lavorativa. E‘ importante sapere che tale compenso medio non inficia i compensi medi tariffari previsti per le diverse categorie professionali, quando questi sono più alti dei compensi medi generali.

Per iniziare un’attività lavorativa in Germania, ai cittadini comunitari non occorre alcun permesso. Per la registrazione del lavoratore è tuttavia necessario, fra l’altro, procurarsi il c.d. numero identificativo fiscale („Steueridentifikationsnummer“), un codice personale che viene attribuito dopo il trasferimento della residenza in Germania. Ancora, dev‘essere acceso un conto corrente tedesco, sul quale verranno corrisposti gli emolumenti da parte del datore di lavoro. Quanto alle ulteriori formalità, ad esempio l’iscrizione all’ente assicurativo previdenziale di legge, di norma se ne occupa il datore di lavoro. Il datore fornisce di solito al lavoratore una copia del contratto di lavoro, redatto per iscritto. Tuttavia, anche in Germania può purtroppo accadere che il prestatore di lavoro non venga registrato o pagato dal datore, o che non riceva una copia scritta del contratto. Quando si verificano simili casi, siamo nell’ambito del lavoro nero. Frequentemente, il rapporto viene risolto dal datore dopo poco tempo, e quindi il lavoratore, per l’attività svolta, o non viene pagato, o viene pagato solo parzialmente.

Per questi motivi, per il lavoratore è assolutamente consigliabile farsi sempre rilasciare dal datore le ricevute delle avvenute iscrizioni. Lo stesso dicasi per la copia scritta del contratto di lavoro.

Riguardo al contenuto del contratto di lavoro, occorre sapere che nei contratti tedeschi spesso viene stabilito un periodo di prova. Durante questo periodo, solitamente più lungo rispetto a quelli previsti in Italia, può variare fra tre e sei mesi, il datore di lavoro può recedere con un preavviso di quindici giorni. Normalmente, in questa ipotesi, non esiste alcuna tutela contro il licenziamento.

Si consiglia di far verificare attentamente il contenuto e le clausole del contratto di lavoro (ad es. il compenso, l’orario di lavoro, il preavviso, etc.), prima di sottoscrivere il contratto, onde evitare problemi ed eventualmente avere la possibilità di contrattare migliori condizioni col datore di lavoro.


Studio Legale Reichel
Beatrix Grossblotekamp, LL.M.
Rechtsanwältin